Nightguide intervista Graham Lewis, voce e basso dei mitici Wire, storica band del movimento punk rock inglese.

Nightguide intervista Graham Lewis, voce e basso dei mitici Wire, storica band del movimento punk rock inglese.

Nati nella Londra del '76, in un contesto di protesta e rabbia quando ormai l'amore e la psichedelia dei precedenti decenni cominciavano a lasciare un vuoto che difficilmente sarebbe stato colmato negli '80, i Wire si opposero a tutto fin dagli esordi.
Si opposero alla musica americana, si opposero allo status quo, si opposero allo stesso punk rock di cui facevano parte, come solo dei veri anarchici possono fare, per coerenza.
Una carriera lunghissima, ricca e piena di alti e bassi, di scioglimenti e nuove formazioni. Hanno attraversato generi e decadi senza mai vendersi e senza mai rinunciare al loro credo.
Il 4 ottobre ci sarà la prima delle loro 4 date che li porteranno in giro per l'Italia grazie a DNA Concerti. Noi abbiamo intervistato Graham Lewis, voce e basso della band, per farci raccontare qualcosa di più sulla loro storia e sul loro futuro.
Le risposte a volte sono state ermetiche, ma non mancano alcune interessantissime chicche per i fan più fedeli.

Considero un onore poter intervistare un membro di una band importante come i Wire. Sei in attività da oltre 40 anni e la band è nata in quello che potrei considerare uno dei substrati più tumultuosi nella storia della musica contemporanea. Quando penso al punk, mi viene in mente la Londra di quegli anni. Come descriverebbe quel periodo ai giovani d'oggi?
Non mi sono mai condierato come facente parte nel business della musica. Il punk era un atteggiamento, uno stile di vita sorto nel Regno Unito nel '76 nel contesto di un governo conservatore indifferente, di una schiacciante noia, di mancanza di scelte e stanchezza verso la disgustosa musica americana schifosa e schifosa, che altro non era che rock da pub. Attraverso la sua filosofia "fai da te" e l'ambizione di guerriglia, il punk ha colto la libertà creativa dal pigro status quo. L'umorismo e un sano scetticismo sono sempre strumenti efficaci.

La tua carriera è stata molto combattuta e travagliata. Secondo te, qual è il vero motivo per cui sei riuscito a resistere dopo tutti questi anni e soprattutto continuare ad essere così grande e attivo?
Ho avuto il privilegio di ricevere un'educazione artistica all'università nel Regno Unito. I miei tutor hanno sottolineato che avere una pratica artistica richiedeva un impegno 24/7, fiducia in se stessi e integrità ... questo si è rivelato un consiglio inestimabile se si intendeva perseverare nella pratica di artista contemporaneo.

Siete al vostro quindicesimo album, Silver/Lead, uscito l'anno scorso per il vostro quarantesimo anniversario. In occasione di una ricorrenza che ricorda il passato, avete dato luce a un lavoro innovativo proiettato nel futuro. Come riassumerebbe la sua esperienza artistica con i Wire?
Il primo testo che ho scritto per i Wire era "Lowdown" per citarne: "il tempo è troppo breve ma non troppo lungo, per andare avanti, per proiettare l'immagine, che col tempo diventerà un sogno concreto". Arte = fare.

Tra pochi giorni il vostro tour vi porterà in Italia per quattro date che attraverseranno il nostro paese. Cosa si devono aspettare i vostri fan?
I Wire hanno iniziato a registrare il loro sedicesimo. Album in studio, dopo i primi 7 giorni di questo processo proveremo un nuovo set 'live' che eseguiremo in Italia ... sembra inevitabile che questo set includa molte nuove composizioni.

In questi anni hai collezionato molti successi sia come band che come solista. Hai ancora un sogno da realizzare?
Lavoro ogni giorno, ognuno offre diverse sfide e talvolta riconoscimenti. Quando "i sogni diventano parole più piccole diventano crudi, il piano approssimativo dell'uomo è fatalmente imperfetto". Uno ha bisogno dei propri sogni per contestualizzare la propria narrativa in via di sviluppo.

Cosa rappresenta la musica per te, in 3 parole? E puoi spiegare il motivo delle parole scelte?
Passato presente e futuro... continuità e cambiamento!

E cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro?
Come ho detto i Wire completeranno la registrazione del nostro 16 ° album, la cui uscita è prevista nel 2020; UUUU, la band che ho con Valentina Magaletti, Thighpaulsndra e Matthew Simms andrà in tour per sostenere il loro album omonimo e il nuovo 12 "Electric Blanket / Nice Setting. Ci sarà un album pubblicato da FITTED (Mike Watt, Bob Lee, Matthew Simms e me) - First Fits. Lewis & Lewis il mio progetto con mia figlia Klara Lewis completerà un album. E per finire mi esibirò in uno show solista a Milano in febbraio.

Un'ultima domanda che mi piace fare a tutti gli artisti. Pensando anche alla tua adolescenza quali sono i 3 album che non potrebbero mai mancare nella tua collezione?
The First - Last Poets, Maxime Quay - Tricky, First Velvet Underground.

La band sarà in Italia per le seguenti date:

04 ottobre 2018 - Torino - Spazio211
Prevendite disponibili: 15 euro + d.p.
Doors: 21.30
Www.ticket.it
 
05 ottobre 2018 - Bologna - Covo
biglietto in prevendita: 20€ +d.p.
biglietto alla porta: 25€
orario apertura porte: 21.30
Inizio live: 22.45
prevendite disponibili su: www.boxol.it
 
06 ottobre 2018 - Avellino - Auditorium Conservatorio Cimarosa
biglietto in prevendita: 20€ +d.p.
orario apertura porte: 21.30
prevendite disponibili su: https://www.go2.it
 
07 ottobre 2018 - Roma - Largo Venue
biglietto 15 euro+ dp
orario apertura porte: 21.30
inizio concerto: 22.30
Biglietti disponibili: www.diyticket.it
biglietti early bird 
READ MORE:
www.facebook.com/WIRE.pinkflag
www.pinkflag.com
 
INFORMAZIONI AL PUBBLICO:
www.dnaconcerti.com
http://www.dnaconcerti.com/3d/ 
https://www.facebook.com/3DDNAconcerti
http://www.facebook.com/dnaconcertieproduzioni
info@dnaconcerti.com 
https://twitter.com/dnaconcerti

 
Intervista a cura di Luigi Rizzo
 

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