Nightguide intervista gli In June, giovane band romana tra alternative rock e melodie nordiche

Nightguide intervista gli In June, giovane band romana tra alternative rock e melodie nordiche

YEARS è il primo singolo degli IN JUNE, la giovanissima band romana, ma dai forti riferimenti all'alternative rock europeo, esordisce con questo brano fuori il 24 gennaio per Pop Up Live Sessions in distribuzione The Orchard.
 
Gli IN JUNE sono un classico power trio che miscela il rock alternativo inglese alle atmosfere nord europee ricche di riverberi e profondità tipicamente downtempo. Il timbro potente della voce di Dan è sostenuto da testi evocativi, chitarre e bassi saturi e suoni di batteria ad alte dinamiche.
 
Con questo primo brano, gli IN JUNE hanno voluto mostrare fin da subito i loro riferimenti e il loro suono influenzato della scena contemporanea, ritmiche che ricordano una certa elettronica mitteleuropea si intrecciano alle atmosfere glaciali in stile The XX, senza rinunciare ad elementi pop à la Lorde.
 
Years è il nostro primo singolo, è il nostro sound, è contemporaneamente la fine e l'inizio della nostra ricerca. È un brano che parla dei legami tra le persone, di come ci travolgano e di come ci rendano indifesi. Della loro fine e delle immagini indelebili che ci lasciano, e di come quelle immagini rimangano lì per essere continuamente rivissute.” IN JUNE
 
Gli IN JUNE sono: Dan (voce e chitarra), Pierpaolo (basso), Mara (batteria)





IN JUNE
 
Nightguide. Sono davvero felice di conoscerti Dan. Gli In June sono una band agli esordi, quindi di voi si sa ancora poco. Raccontaci un po' di voi: da dove arrivate? Come vi siete formati?
Dan. Inizialmente eravamo io e la batterista Mara che suonavamo insieme in acustico, facendo cover dei nostri artisti preferiti, perché abbiamo sempre avuto questi gusti in comune e questo grande amore per la musica, è stata lei a farmi conoscere Pierpaolo che è diventato il bassista di questo progetto e abbiamo iniziato a suonare le nostre canzoni e a portare in giro la nostra musica, ricevendo un certo riscontro che ci ha incoraggiato ad andare avanti come gruppo.

 
NG. Come è nata la scelta di questo tipo di musica? Non può essere stata solo la voglia di distinguersi, anche perché scegliendo questo sound non avete imboccato la strada del successo facile. Io ho come il presentimento che voi suoniate più di cuore piuttosto che per strategia.
Dan. Hai perfettamente ragione su tutto e ti ringrazio per le tue parole. Per quanto riguarda la scelta del sound, decisamente non ci siamo scelti la strada più semplice, perché insomma basta vedere le classifiche italiane di oggi per capire che non se ne trova tanta di questa roba. Noi siamo sempre stati attratti da queste atmosfere un po' alternative, un po' anglosassoni, europee, è una cosa che sentivamo dentro, che non abbiamo mai studiato a tavolino, facciamo come hai detto tu quello che ci viene di fare di cuore.

 
NG. Avete cominciato questo 2020 con l'uscita del vostro primo signolo ufficiale, “Years”, il 24 gennaio per Pop Up Live Sessions in distribuzione The Orchard. È fighissimo, mi è piaciuto un sacco, mi ha ricordato tantissimo Bjork e quell'alternative rock nord europeo che adoro. Ne voglio ancora!!! (ridiamo)
Dan. Grazie della stima! Si, hai capito bene i nostri riferimenti e la nostra ispirazione. Abbiamo sempre voluto uscire un dal solito sound che si sente in giro, e fin da quando suonavamo nei piccoli locali all'inizio abbiamo portato sempre cover insolite e particolari. Questo ci ha ispirato tanto ad andare avanti e certamente ci fa piacere sentire che si vogliano altri nostri brani. Anche noi non vediamo l'ora di far uscire altre cose e c'è in programma l'uscita di un singolo a cui stiamo già lavorando e che è praticamente pronto! L'attesa non sarà lunga!

 
NG. Quindi state già lavorando su nuovi pezzi e immagino ci sia in programma un album!
Dan. Noi abbiamo ovviamente tanti pezzi a cui abbiamo lavorato insieme e sui quali stiamo aggiustando gli ultimi arrangiamenti; come dicevamo prima, un nuovo singolo è in dirittura di arrivo ma al momento non possiamo lasciar trapelare nulla e per quanto riguarda l'album... chi lo sa! Noi incrociamo le dita, sicuramente!

 
NG. Parlando in linea teorica del vostro futuro album, come vi piacerebbe realizzarlo? Siete più da raccolta o da concept album?
Dan. Diciamo che non ci abbiamo mai pensato più di tanto, perché comunque noi abbiamo dei pezzi che sono un po' ma anche molto diversi tra loro! Certo non escludiamo l'idea di un concept album che racconti una storia non solo attraverso i brani ma anche attraverso la grafica dell'album stesso o la realizzazione dei video, anche perché abbiamo una visione molto artistica dei nostri pezzi e cerchiamo sempre di trovare una coerenza tra loro.

 
NG. Invece per quanto riguarda la dimensione live, qual è la vostra esperienza?
Dan. Abbiamo un po' di esperienza perché, come ti dicevo, anche prima di cominciare con il progetto “In June”, abbiamo suonato in vari locali, anche in vari festival: per esempio abbiamo aperto qualche concerto al Largo Venue qui a Roma,  abbiamo suonato a Montagne Funky in Abruzzo, però ecco sempre con il progetto solista che avevamo prima. Non vediamo l'ora di portare “In June” davanti al pubblico.

 
NG. Per te che sei la frontwoman, com'è il rapporto con il palco e la gente che ti sta davanti?
Dan. Nella vita sono una persona molto introversa, invece quando sono sul palco mi piace viverlo come il posto in cui riesco a trasmettere le mie emozioni e ad esprimere la vera me stessa, quindi c'è decisamente un rapporto molto positivo anche con chi mi sta davanti e non vedo l'ora di tornarci!

 
NG. Tu canti con gli occhi chiusi o con gi occhi aperti?
Dan. no con gli occhi aperti! (ride)

 
NG. Se nell'immediato futuro ti dessero un catalogo dal quale poter scegliere liberamente una location dove esibirti, dove andresti?
Dan. Non lo so, oddio, allora...nel mondo o a Roma? Hyde Park a Londra o al Glastonbury (ride) proprio per sparare in alto! A Roma sicuramente all'Auditorium Parco della Musica!

 
NG. Tornando a parlare del vostro singolo “Years”. Avete già avuto modo di toccare con mano il gradimento del vostro pubblico?
Dan. Partendo da chi ci sta vicino, sicuramente i nostri amici e le persone a noi care sono sempre stati i nostri più grandi supporter e ci hanno dato tutto il calore e l'amore che potevano darci e che potessimo immaginare e desiderare. È stato anche bello e sorprendente che molte persone che non ci avevano mai ascoltato, visto o conosciuto abbiano scritto in maniera molto positivo sia del brano che del video, presentato in anteprima su Billboard Italia. Questo ci ha stupito e spronato moltissimo, quindi siamo molto più che soddisfatti delle risposte che stiamo ricevendo.

 
NG. Pensando al momento che state vivendo adesso, scegliete tre parole che definiscono il ruolo che la musica ha nella vostra vita.
Dan. Ok, ci pensiamo un attimo!
Pierpaolo: estensione dell'anima!
Dan. Indispensabile, Necessità, Liberazione.
Mara. Libertà, Espressione, Necessità!

 
 
NG. Per concludere, pensando a tutto quello che vi ha portato qua, quali sono i tre album che più vi hanno influenzato e che mai potrebbero mancare nella vostra collezione?
Pierpaolo. Ten Thousand Days dei Tool, Blitch dei Nirvana, e Bad Kingdom dei Moderat.
Dan. Brand New Eyes dei Paramore, Melodrama di Lorde e Lungs dei Florence and the Machine.
Mara. Integration dei The Cure, Brand New Eyes dei Paramore, e Silent Alarm dei Block Party.


Intervista a cura di Luigi Rizzo.
 
 Photo Credit: Emanuele Giacomini
 
 
 
 

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