NIGHTGUIDE INTERVISTA LUCIA MANCA

NIGHTGUIDE INTERVISTA LUCIA MANCA

“Maledetto e Benedetto” è il nuovo album di Lucia Manca, in uscita il 4 Maggio: la distanza e la vicinanza, l'assenza e la presenza.  Difficile separarle nelle diverse fasi della vita, spesso tenute insieme dal piacere, estetico ed esistenziale, della malinconia.   
Impossibile quindi tenerle distanti in “Maledetto  e  Benedetto”,  il  nuovo  album  della  cantautrice  salentina  Lucia  Manca,  in  uscita  venerdì  4  maggio  per  Malinka  Sound/peermusic,  che  della  memoria,  intima  e  privata,  è  specchio.  Inevitabilmente positivo e negativo.  Irrimediabilmente Maledetto e Benedetto. 
Prodotto da Matilde Davoli e registrato al  Sudestudio  di  Guagnano  (LE),  “Maledetto  e  Benedetto”  è  libero  dai  trend  del  momento,  immerso  in  un'atmosfera  nostalgicamente  patinata  eppure  lontano  da  ogni  ipotesi  di  revival.  Come fosse una fotografia in alta definizione con colori pastello d'antan.  Ascoltare “Maledetto e Benedetto” è come tornare con la mente ai caldi tramonti estivi in spiaggia: nel  juke  boxe  del  lido  un  brano  dei  Matia  Bazar,  i  tuoi  genitori  ancora  giovani  e  belli  che  con  giusto  distacco  e  inevitabile  tenerezza  osservano  la  tua  adolescenza,  i  primi  baci,  i  primi  pianti  d'amore.  Lucia Manca è cresciuta con la canzone d'autore: Tenco, Bindi, Endrigo, Battisti, Vanoni, Mina, Patty Pravo, Celentano, Dalla.  Ma è figlia del nostro tempo perché oggi ascolta artisti come Frank Ocean, Tennis e Grizzly  Bear e  così  della  nobile  tradizione  cantautorale  dei  nostri  anni  '60,  Lucia  restituisce  una  raffinatissima  immagine  sinestetica,  in  cui  il  ricordo  intimo  parla  la  lingua  dei  synth.
Anticipato da due singoli - “Maledetto”,  pubblicato  con  un  lyric-video  in  anteprima  su  Rockit  il  24  gennaio,  e  “Bar  Stazione”,  il  cui  video  è  stato  presentato  il  19  marzo  da  TV  Sorrisi  e  Canzoni  -  l'album  rappresenta  una  sfida  per  l'artista  salentina:  il  coraggio  di  mettersi  in  discussione,  cambiare  strada  e  provare  nuove  soluzioni  musicali  e  liriche.  Nelle otto canzoni dell'album, Lucia fa rivivere  in  un  nuovo  contesto  contemporaneo  ed  estremamente  personale  atmosfere  che  ricordano  la  grande  epopea  delle  colonne  sonore  del  cinema  italiano,  firmate  da  immensi  compositori  come  Piero  Piccioni  o  Piero  Umiliani,  e  della  library  music,  con  un'interpretazione  vocale  degna  erede  delle  migliori  voci  pop  della  canzone  nostrana  e  internazionale.
Ci abbiamo fatto due chiacchiere, ecco cosa ci ha detto.
“Maledetto e Benedetto” è il tuo nuovo album, in uscita il 4 Maggio: parlaci di come è nato.
 
Il disco è nato in un periodo molto lungo durante il quale ho scritto solo quando sentivo la reale necessità, poi ho tenuto solo quello di cui ero convinta completamente. Ho fatto ascoltare le mie bozze a Matilde Davoli che poi le ha prodotte ed il risultato per me è stato molto soddisfacente.
Dentro ci hanno collaborato anche Populous, Ivan Luprano, e Andrea Rizzo.
 
Si sente una forte ispirazione vintage: quali artisti e dischi ti hanno ispirato?
 
Non ho avuto delle ispirazioni specifiche, ho ascoltato molto Mina, Matia Bazar, Anna Oxa, Steely Dan, Supertramp. Credo che finisca tutto in un calderone dal quale prendo ispirazione inconsapevolmente.
 
 
Il tuo è un cantautorato femminile non banale: come ti sei formata in senso artistico?
 
Sono cresciuta con i dischi dei grandi cantautori italiani come Tenco, Lauzi, Bindi, Battist, Paoli ecc... Anche oggi li riascolto di frequente e credo che conserverò queste influenze per sempre.
 
Quali motivazioni ti hanno portato alla scelta dei singoli “Maledetto'' e “Bar Stazione”?
 
Le ho scelte perché sono distintamente rappresentative dello stile complessivo del disco.
 
Cosa ne pensi della scena indipendente italiana contemporanea?
 
Difficile avere un giudizio complessivo, ci sono molte cose che mi piacciono, in genere mi baso sulla “forma canzone” indipendentemente dal genere.
 
C'è qualcuno con cui progetti di collaborare?
 
Sono sempre stata aperta alle collaborazioni con altri artisti, cosa che ho anche fatto spesso. Mi piace condividere artisticamente le idee musicali, anche diverse dalle mie, perché così possono venir fuori cose molto stimolanti. Al momento non c'è nulla in cantiere, ma non escludo nulla per il futuro.
 
Presenterai “Maledetto e Benedetto” al Mi Ami Festival 2018 di Milano venerdì 25 maggio. Come ti stai preparando? E come ti senti a riguardo?
 
Sono veramente entusiasta di presentare il mio primo live al Mi Ami, è uno dei festival di musica italiana che ho sempre apprezzato, ci ho suonato tre anni fa con Populous e sono felicissima di poter tornare con il mio progetto. Con me ci saranno Matilde Davoli, Andrea Rizzo, e Gigi Chord. 
 
I tuoi progetti futuri?
 
Per ora non ho molti progetti, voglio godermi appieno questo periodo e portare in giro il live di questo disco!

lucia manca, maledetto e benedetto

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